AI Act e il riconoscimento facciale: le nuove regole europee e il loro impatto

L’AI Act dell’UE introduce restrizioni stringenti sull’uso del riconoscimento facciale, vietandone molte applicazioni per proteggere la privacy e i diritti fondamentali. L’uso in tempo reale per la sorveglianza di massa è proibito, con eccezioni solo per le autorità in casi specifici. Le aziende dovranno garantire maggiore trasparenza, sottoporre i loro sistemi a verifiche di conformità e affrontare sanzioni severe in caso di violazioni. L’AI Act rappresenta un cambio di paradigma per il settore AI, imponendo nuove regole per un utilizzo più etico e sicuro della tecnologia biometrica.

L’AI Act dell’Unione Europea impone regole stringenti sull’uso del riconoscimento facciale e di altre tecnologie biometriche, vietando molte applicazioni per proteggere la privacy e i diritti fondamentali dei cittadini. In questo articolo esploreremo le nuove restrizioni, le eccezioni previste e l’impatto per le aziende che operano nel settore dell’AI.

🔗 Fonti e approfondimenti:

Le nuove restrizioni sul riconoscimento facciale

L’AI Act classifica il riconoscimento facciale come una tecnologia ad alto rischio, con alcune applicazioni vietate. Tra queste:

  • L’uso in tempo reale in spazi pubblici per la sorveglianza di massa.

  • L’identificazione biometrica remota senza il consenso esplicito dell’utente.

  • Il tracciamento automatizzato basato su caratteristiche sensibili come etnia o stato di salute.

Alcune eccezioni sono previste solo per autorità pubbliche e forze dell’ordine, limitatamente a casi specifici come la lotta al terrorismo o il contrasto a reati gravi, sempre con autorizzazioni specifiche e sotto supervisione rigorosa.

Impatto sulle aziende tecnologiche

Le nuove normative richiedono alle aziende di adottare misure di conformità per evitare sanzioni elevate e restrizioni sull’uso della tecnologia. Tra le principali implicazioni:

  • Maggiore trasparenza: le aziende dovranno registrare i loro sistemi biometrici nei database UE e fornire dettagli sul funzionamento degli algoritmi.

  • Audit e valutazioni di impatto: ogni sistema di riconoscimento facciale dovrà essere sottoposto a controlli di conformità, con verifiche indipendenti sui rischi per la privacy.

  • Sanzioni per il mancato rispetto delle norme: le violazioni dell’AI Act possono comportare multe fino al 6% del fatturato globale dell’azienda.

🔗 Ulteriori risorse:

Conclusioni

L’AI Act rappresenta un cambiamento significativo per il settore AI, in particolare per le aziende che sviluppano soluzioni biometriche. Il riconoscimento facciale, sebbene possa offrire vantaggi in alcuni contesti, è ora soggetto a regole severe per garantire il rispetto della privacy e dei diritti fondamentali. Le aziende che operano in questo settore dovranno adattarsi rapidamente per restare competitive e conformi alla normativa europea.

 

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